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Avevo le vertigini.

Ma ora è tutta un’altra storia.


Ai tradimenti e alle guide alpine

Che partenza… ma voglio subito precisare che questi due concetti sono collegati solo da un nome, Marco Geri del CAI di Perugia, che ho avuto il piacere di incontrare oggi, sabato 25 marzo, al convegno tenuto dal CAAI (Club Alpino Accademico Italiano) a Cittadella. Torniamo all’inizio: ti chiederai il motivo di questo titolo e che…

Quelle strane sensazioni nella giornata di X sempre X

Quando la solitudine ti fa meno paura e quando l’essenza di libertà riesce a scorrere anche nelle insenature più recondite della tua mente, allora è il momento di cancellare ogni domanda che il quotidiano ti impone e crearne delle altre, di cui sarai custode per tutta la vita. Perché tali domande non hanno risposte semplici…


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Lumignano Classica: la storia dell’arrampicata, il futuro dell’ecosostenibilità

Oggi sono stata per la prima volta nella Lumignano Classica e ho conosciuto Simone Crestani e Lorenza Dalla Massara, due arrampicatori di Camisano che con Paolo Nico, del posto, hanno deciso di acquistare la falesia.  Hai letto bene, hanno acquistato questo spazio perché uno dei vecchi proprietari, stanco della noncuranza di molti arrampicatori che passano di…

Chi non ha un Fantasma della Mente?

È una mattina di marzo, il sole si fa notare in un cielo azzurro di quella che appare come una giornata splendida: l’illusoria brezza ancora invernale è attenuata dalle temperature ormai primaverili e noi siamo all’imbocco del sentiero di avvicinamento. A far che? Giusto, scusami, dimenticavo l’informazione principale: Francesco Leardi ha pubblicato su Facebook la…

Via Brunello Sommadossi: roccia lucida? Ma ne vale la pena!

Una via meravigliosa. Inizio con questa premessa perché sono in molti a voler sottolineare che la via presenta parecchi tratti di roccia lucida e scivolosa, ma a queste considerazioni (vere, certo) voglio aggiungere che mai una volta mi è scivolato il piede o la mano. Qui la relazione! La via, infatti, presenta un’arrampicata continua, talvolta…

Via delle Attraversate: su e giù fra i traversi

No, non è un’espressione che ho utilizzato così, tanto per dire. In questa via protetta da fix e chiodi, che sale sul Covolo del Butistone in Valsugana, si sale, ma si scende anche! Caratterizzata da lunghi traversi, la via ha uno sviluppo di 250 metri per 8 tiri con difficoltà 6a+, è esposta a sud-ovest…

Fuori rotta al Sojo dei Corvi

Facile come titolo, eh? Eppure, nella realtà, è proprio così che è andata. C’era una volta un predone della Valdastico che si aggirava sul Pilastro Est del Tormeno, per aprire un itinerario di quattro tiri. Fu in quel luogo, durante la salita, che il predone si accorse che proprio di fronte a lui e al…

Dalle Piccole alle Dolomiti: primi approcci all’alpinismo

Quali sono le prime vie consigliate da scalare in Dolomiti? Le nostre Piccole sono un’utile palestra? Quali tesori nascosti dell’arrampicata abbiamo a due passi da casa? A queste e altre domande rispondono Paolo Cerin e Federico Stefani, appassionati di vie alpinstiche e storiche. Itinerari che hanno sempre qualcosa di affascinante da scoprire e raccontare. Paolo,…

Via Elision: ai beati piacciono i diedri

Elisio è un luogo ultraterreno, dove nelle concezioni religiose greche vivono gli uomini eletti. Omero lo identifica come uno spazio ai confini del mondo, dove per uno speciale privilegio sono ospitati gli eroi sottratti alla morte (le Isole dei Beati di cui narra Esiodo). Nell’Eneide di Virgilio Elisio è nell’Ade, in opposizione al Tartaro, e…

Cos’è un’ossessione?

Daniele Nardi ha visto quella meravigliosa linea, dall’ineguagliabile bellezza, sul Nanga Parbat: lo sperone Mummery. L’alpinista che diede il nome a questa via di accesso alla cima fu il primo, oltre cento anni fa, a vedere in quel luogo una possibile strada da percorrere.Nessuno però riuscì mai ad attraversare quella via e i vari alpinisti…

Sulle vie di Casarotto: Federico Stefani racconta “il diedro dei diedri”

Federico Stefani è un altro alpinista di poche parole con davvero parecchie vie alle spalle. O meglio, sulle dita: come tutti gli scalatori, è sulle falangi che si contano i sacrifici e le salite, le delusioni e i successi, le azioni che qualunque cosa abbiano portato sono comunque state pienamente vissute.È negli occhi che leggi…

“Vero alpinista” a chi?

Chi è il “vero alpinista”, ma soprattutto esiste il “vero alpinista”?Nell’ultimo periodo ho inserito tra le mie letture e visioni libri e documentari riguardanti il mondo dell’alpinismo, delle grandi imprese che hanno visto protagonisti uomini e donne fuori dal comune, o meglio, che sono usciti dalla normalità, a cui ci hanno abituati a credere, grazie…

Vai Tranquillo! Arrampicare al Bostel e nella vita.

Dopo la scalata al Bostel sulla via Disequilibrio, ho voluto chiedere a Tranquillo Balasso qualche aneddoto sull’apertura di questa salita e allora l’ho contattato per avere informazioni. Ma si sa, un aneddoto tira l’altro e Tranquillo ha arricchito il suo racconto con altre vie e pensieri.Una parte di questo racconto te lo voglio riportare qui.…

Il Disequilibrio che ci piace in montagna

“Paolone, ci sei? Tutto bene?””Tu ti preoccupi troppo: va tutto bene!”Mentre attendo che Paolo ritrovi tutti i suoi alpini pezzi dentro il furgone, mi guardo attorno: davanti a me la parete mi appare un’immenso foglio dove scritte ci sono ancora un sacco di opportunità che devo cogliere. La via di arrampicata Luigino Dalla Riva è…

Paolo Leonardi: l’arrampicata senza filtri

Con Paolo Leonardi non ci si annoia nemmeno in auto: la sua passione per la montagna e l’alpinismo si rivelano spontaneamente anche nel modo di gesticolare… ma sempre con una mano sul volante, chiaro.Diretti a Trento per una sessione di arrampicata, questa volta in struttura perché il tempo non ci ha concesso altre possibilità, ho…

Avevo le vertigini

“Ho le vertigini, non potrei”: me lo sento dire spesso quando mi viene chiesto che attività sportiva pratico e rispondo “arrampicata”.E come contrariare i miei interlocutori che al solo termine si vedono già appesi tra la cima e il baratro?Smorfie sorprese si sostituiscono a un ridere sarcastico accompagnato da un “ma dai?” oppure da “ecco,…

Mario Schiro: io e il mio alfabeto

Se passi qualche minuto a parlare con Mario Schiro, è impossibile non ascoltare qualcosa che valga la pena di ricordare. Nel mio caso, scrivere.Non è un’intervista e ci tengo a precisare che questo articolo è il solo frutto del mio orecchio filtrato dalla mia mente. Posso digitare qualche parola che mi è rimasta impressa nella…

Falesia di Barbarano, ma siamo sempre a Lumignano

Tiri storici, ben risistemati e dallo stile conosciuto: quello delle pareti di Lumignano. Siamo nella falesia di Barbarano, dove 29 tiri si sviluppano su una parete completamente al sole. La palestra di roccia è infatti esposta a sud ed è ideale soprattutto in inverno. La roccia è ottima e le pareti sono intarsiati di buchi…

Fausto Carollo racconta la sua via al Cengio

Ciao Fausto! Devi assolutamente parlarmi di questa nuova via al Cengio, Signor Kapriz, che hai aperto con Elena e Mario. Vai! “Ciao Martina! Innanzitutto ringrazio anche te e Paolo per la partecipazione: mi ha fatto davvero piacere vedervi sbucare all’uscita della via. Per quanto riguarda il progetto di Signor Kapriz, l’idea è nata un paio…

Un dovuto omaggio al Signor Kapriz

Ha uno sviluppo di 200 metri, il grado massimo è 6b+ (6a+ obbligatorio), ha 6 lunghezze, è RS2 ed è dedicata all’anziano caprone che abita nel Cengio: si chiama Signor Kapriz. Ah, giusto: per chi ancora non lo conoscesse, il Signor Kapriz è il caprone e così è stata chiamata anche questa bellissima via sulla…

Frizz racconta la Via dei 4 Gatti al Cengio

Lui è Davide Frizzo e in molti lo conosceranno per le sue avventure tra le montagne, in estate e in inverno, e perché fa parte del Gruppo Roccia 4 Gatti. Gli ho chiesto qualche informazione sulla Via dei 4 Gatti e senza farmi troppo attendere mi ha detto la sua su una delle classiche scalate…

Una classica del Cengio: la Via dei 4 Gatti

Chiamatela classica o come volete, la Via dei 4 Gatti al Monte Cengio è da fare almeno una volta nella vita. Innanzitutto perché è vicina alla brutta frana che ha trafitto il cuore della famosissima Via degli Eroi, distruggendone una parte: il che riduce ipoteticamente la permanenza delle vie vicine, anche se mi auguro assolutamente…


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