vie Valle del Sarca e dintorni

Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché siamo più vicini al cielo.
(Emilio Comici)

via Vino e cioccolato

Monte Colodri – Valle del Sarca

Apritori: Alessandro Chiarani e Ivan Prandi.
Iniziata nel 2003 e dopo un periodo di assenza, finita nel 2016.

Chi meglio del chiodatore può descrivere la via? Ecco qui l’articolo su Planetmountain.com di Alessandro Chiarani.

DIFFICOLTÀ
7b+, S2/I
7a+ obbligatorio

SVILUPPO: 280 metri, 9 lunghezze

ESPOSIZIONE
Est, al sole dalle 9 alle 13

La roccia è splendida, la linea è ben visibile anche per la presenza di spit nuovi, nonostante la via si incroci con altre vicine.

È un itinerario duro anche per la lunghezza tra gli spit, ma è certamente una via da fare in questa parete, tra le più famose della Valle del Sarca.

P.S. Attenzione al 7° tiro: traversare dalla sosta allo spit verso destra è un’impresa alquanto delicata.

Avvicinamento: 10 minuti.
Ritorno: 1 ora in discesa per ferrata.


via Pilastro Gabrielli

Parete Mandrea, Valle del Sarca

Primi salitori: Stenghel e Vaccari nel 1978.

Via storica tra le più belle nella parete Mandrea. Superato lo zoccolo, le lunghezze sono 6.

L’arrampicata è in prevalenza su diedro fessurato.

Consigliatissima!

DIFFICOLTÀ
V+, VI+ con passo di VII / R3 / II

ESPOSIZIONE
est

SVILUPPO
250 metri (questa è la lunghezza data dalle varie relazioni; in realtà comprende anche lo zoccolo e l’uscita superiore. Lunghezza tiri circa 165 metri)

Avvicinamento: 10 minuti.
Ritorno: un’ora
in discesa.



via Moana Mon Amour

Mandrea di Laghel – parete sud-est – Valle del Sarca

Aperta nel febbraio 2004 da D. Filippi e R. Galvagni.

La via è protetta a spit. È consigliato portare 14 rinvii e qualche fettuccia per integrare le soste, oltre che per eventuali staffe nei punti critici del tiro su placca completamente liscia.

Peccato per gli azzeri praticamente obbligati sui tiri di placca liscia. La via è comunque molto bella con tratti entusiasmanti. L’arrampicata è tecnica e di forza. Trovi placca, strapiombi, diedri e fessure. La roccia è ottima e anche l’esposizione. Sconsigliata in piena estate con il sole.

Un’altra relazione in cui puoi vedere lo schizzo della via la scarichi qui.

DIFFICOLTÀ: 7a+ e A0 (6b)

Esposizione: sud-est

Avvicinamento: 30 minuti.
Ritorno: circa un’ora in discesa.


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Via Brunello Sommadossi

Monte Colodri – Parete Est

Siamo nella Valle del Sarca, un luogo da sogno per gli arrampicatori e molto ambito soprattutto negli anni ’70, con le classiche linee su fessure e diedri o le vie estreme per l’arrampicata artificiale e libera.

La via Brunello Sommadossi è stata una tra le prime a essere aperte sulla Parete Est, chiodata dai fratelli Ugo e Mario Ischia il 12 settembre 1975.

La via ha una roccia fantastica, si arrampica su tutti i tiri, con alcuni tratti lucidi, ma comunque vale la pena percorrerla, davvero! L’itinerario è esposto a est quindi nelle soleggiate giornate invernali è percorribile dalla mattina presto).

L’arrampicata è in prevalenza tecnica con gradi facili e medi: la difficoltà è infatti VII/VI+, A0 (VI obbligatorio).

Le lunghezze sono 11, lo sviluppo è di 300 metri e la via è ben attrezzata con fix e chiodi (alcuni tratti più semplici non sono protetti ma sono facili da integrare con friend: infatti è meglio portarsene una serie). Le soste sono sicure e comode, attrezzate con anelloni cementati o da attrezzare su piante. Noi l’abbiamo salita in 4 ore e mezza.

L’avvicinamento è di circa 10 minuti su piano e la discesa è di circa 40 minuti, con ferrata semplice nel mezzo del sentiero di ritorno (il sentiero è segnato dalla tradizionale fascia bianca e rossa).

Da consigliare? Certo che sì!


Via Elision

Parete di Padaro

Aperta da Heinz Grill e Uli Grooten,
il 5 Settembre 2007, la via Elision ha un avvicinamento di 10 minuti e un rientro in corda doppia di un’ora, oppure lungo il bel sentiero nel bosco e in salita lungo la strada di circa un’ora e trenta.

Protagonista della via è un affascinante diedro di 70 metri, oltre agli altri, ai camini e alle fessure in Dülfer.

“Il punto chiave si trova sul sesto tiro con una spaccata delicata, che non è possibile fare in artificiale. La sicurezza è buona con tante clessidre e anche con spit, ciononostante ci sono passaggi lunghi in libera. L’arrampicata è sempre elegante e non faticosa, perché la parete non offre strapiombi o tiri sostenuti. È consigliata un’ esperienza alpinistica.” [Fonte: http://www.arrampicata-arco.com/via-elision.html%5D

29 spit, 25 cordini in clessidre intermedi, 20 spit sulle soste. 

Difficoltà: VI, V+, V, quattro passaggi VI+

Consigliatissima non solo per l’itinerario, ma anche per la splendida roccia.


Parete Due Sassi

Monte Stivo

È fantastica da arrampicare. Non si fa trovare facilmente, ma l’avvicinamento è semplice e breve. Non è ad Arco, ma è lì vicino. Se cercate tiri di ottavo e nono, non fa per voi, ma se siete curiosi di provarla, ne vale la pena!

È La Parete di 2 Sassi e si trova a 1100 metri sul Monte Stivo, sotto il Passo Santa Barbara, tra Ronzo-Chienis, in Val di Gresta, e Arco. E quando arrivate in cima, potete ammirare da lontano il Lago di Garda.


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