Ernesto Lomasti, il giovane alpinista con gli scarponi

Giovane alpinista friulano, il più grande secondo Sandro Piussi, Lomasti nacque a Pontebba nel 1959.

Nel 1974 iniziò la sua attività alpinistica insieme ad alcuni amici su vie facili di II e III grado, affiancandola a un metodico allenamento autoimposto.

Nel 1975 con gli amici Vittorio di Marco, Sandro Tussi e Emilio di Marco aprì una via nuova di III/IV grado sulla Creta di Pricot nel gruppo del Monte Cavallo di Pontebba. Lo stesso anno ripetè la Fessura Comici alla parete nord della cima di Riofreddo. 

Ernesto Lomasti con Sandro Piussi. Foto CAI Pontebba

Nel 1976 compì la prima ascensione invernale del monotiro che saliva sul Vescovo di Brucken, un torrione che crollò in buona parte pochi mesi dopo a causa del terremoto in Friuli. 

Diverse furono le sue ripetizioni alla Torre Madre dei Camosci, tra cui la Deye-Peters (600 metri di salita di V grado), di cui fece la 3° solitaria dopo Ignazio Piussi e Enzo Cozzolino.

Povero di attrezzatura e mezzi, ma ostinato nei suoi obiettivi, Lomasti aprì vie di VI grado sulla parete est del Monte Cavallo e lo spigolo sud dell’inviolata parete della Torre Winkler con Sandro Piussi. Sempre nel 1977 ripetè in solitaria la via Piussi sulla Cima del Vallone.

Sua fu la prima solitaria e prima ripetizione italiana del Gran diedro Cozzolino al Piccolo Mangart di Coritenza, in giornata.

Tutto questo a 18 anni.

Ernesto Lomasti – Foto Sassbaloss

“Arrampicare insieme è come fare l’amore: non si può fingere, non si può nascondere la vera personalità. Salta fuori l’essere intimo della persona, senza bisogno di parlare si liberano tutti i sentimenti, tutte le emozioni.”
Ernesto Lomasti [Fonte: montagna.tv]

Il 1977 fu l’anno in cui Reinhard Karl e Helmut Kiene salirono la Pumprisse sul Fleischbank, nei Monti del Kaiser, dichiarata di VII grado.
Lomasti, sempre con i suoi scarponi, fu tra i primi a oltrepassare il limite, con pochissime protezioni e in solitaria. Lui continuò a dichiarare le sue salite estreme ‘VI+’.

Nel marzo 1978 salì in inverno la Bulfoni-Perissutti al Pan di Zucchero e con la prima ripetizione, in solitaria, della via da lui aperta sulla Torre Winkler.
Continuò la sua attività alpinistica con diverse ripetizioni, spesso in solitaria, alcune molto importanti nella storia come la Piussi-Perissutti alla Veunza (prima solitaria) e la prima ripetizione italiana alla via Piussi sul pilastro Nord del Piccolo Mangart (con De Rovere, Simonetti e Curci).
Il 6 agosto 1978 aprì con Ceccon sulla nord-est del Monte Cavallo la via dei Finanzieri, dedicata a due Fiamme Gialle morte sotto una slavina.

“Sua fu anche una prima ascensione in solitaria sulla parete nord del Piccolo Mangart di Coritenza: aprì una diretta in totale arrampicata libera e usando solo 6 chiodi, con 800 metri oggi valutati di V e VI continuo con passaggi di VII-.
Nella sua relazione si limitò a dichiarare ‘800 metri, 10 ore, difficoltà estreme’.” [Wikipedia]

Con Roberto Mazzilis compì la prima ripetizione italiana della Piussi-Bulfon sul Piccolo Mangart.

Superarono inoltre la fessura che solca i gialli strapiombi della parete dell’anticima nord di Cima Grande della Scala nel gruppo del Jöf Fuart, che respinse nomi illustri come Comici, Piussi e Cozzolino (una via di V e VI, con passaggi di VI+, ma di cui nel 2009 Luca Vuerich e Massimo Laurencig, che compirono la prima invernale, dichiararono difficoltà di VI continuo con passaggi di VIII-, su roccia instabile).

Nel 1979 si trasferì ad Aosta nel Gruppo Esploratori della Scuola Militare di Addestramento Alpino (SMALP): scalò su granito e, assicurato da Enrico Ricchi, aprì la Via del 94° al Pilastro degli Esploratori, sopra Arnad.

Lomasti morì nel 1979 a 20 anni alla Corma di Machaby, dove si stava allenando. Il corpo venne ritrovato alla base della via Topo pazzo.

Salite principali (da montagna.tv)

1976

– Creta di Pricot: prima solitaria della via Pesamosca.
– Cima di Riofreddo: terza solitaria della via Comici.

1977

– Torre delle Madri dei Camosci: terza solitaria della Deye-Peters.
– Pinnacolo della Cima del Vallone: prima solitaria della Piussi.
– Piccolo Mangart di Coritenza: prima solitaria del diedro Cozzolino.

1978

– Torre Winkel: prima solitaria della Lomasti Piussi.
– Monte Cavallo di Pontebba: nuova Via dei Finanzieri con Attilio Ceccon, ripetuta poi in solitaria.
– Veunza: prima solitaria della Piussi.
– Piccolo Mangart di Coritenza: nuova via in solitaria sulla parete nord.
– Cima Grande della Scala: nuova via per la fessura nord (VI+, forse VII), con Roberto Mazzilis.

Ernesto Lomasti – Foto Sassbaloss


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