C’era una volta, più di cento anni fa, un gruppo di scalatori coraggiosi che amavano arrampicare senza aiuti artificiali: niente scale, niente funi, solo forza e abilità sulle rocce.
All’epoca, verso la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento, gli austriaci andavano sempre più in alto sulle pareti calcaree del Tirolo e della Baviera, sfidando pareti lisce e verticali con pochissimi chiodi per fermarsi nei passaggi più pericolosi.

Tra tutti quei pionieri, spiccava un ragazzo di Cortina d’Ampezzo: Angelo Dibona. Angelo era un vero artista della roccia: arrampicava con un’eleganza unica e si dice che in tutta la sua vita usò solo quindici chiodi! Non quindici in una sola scalata, ma quindici in tutto!
Era tanta la sua abilità che raramente sentiva il bisogno di mettere un chiodo nella roccia.
Insieme ai suoi amici, i fratelli Guido e Max Mayer e la guida Luigi Rizzi, Angelo aprì vie straordinarie.
- La Parete Rossa della Roda di Vael (1908): una salita di oltre 500 metri con difficoltà sorprendenti, ma superate con coraggio.
- La parete nord di Cima Una: un muro alto 800 metri, con passaggi di quinto grado che i più grandi arrampicatori non osavano nemmeno provare senza chiodi.
- Il Croz dell’Altissimo: una parete di 1000 metri, impressionante e selvaggia, superata in stile ‘pulito’ da Angelo senza alcun aiuto artificiale.
- La parete nord del Laliderer: 900 metri di roccia friabile, la sua prima via in quel posto. Gli alpinisti austriaci dissero che fu una delle scalate più difficili del tempo!
Ma a Angelo non bastava il suo successo nelle Dolomiti: andò anche nelle Alpi Occidentali.

Con i Mayer salì la parete sud della Meije, scalò guglie di granito nel Gruppo del Delfinato e affrontò il grande couloir della parete nord-ovest del Dôme de Neige des Écrins senza nemmeno un chiodo! Una vera impresa: ci vuole proprio un gran coraggio!
Angelo Dibona è ricordato ancora oggi come uno dei più grandi alpinisti di sempre. Ha dimostrato che con talento, coraggio e rispetto per la montagna si possono superare pareti che sembrano impossibili, mantenendo sempre uno stile pulito e naturale.
La sua storia ci insegna che, quando credi in te stesso e agisci con passione, puoi scalare montagne altissime… sia con i piedi, sia con il cuore!
[Fonte foto copertina: Sassbaloss]
