Scegliere l’esposizione delle pareti in arrampicata

Quando andiamo in montagna sono diversi gli aspetti da valutare, tra cui l’esposizione della parete.

Sceglierla dipende da diverse situazione, ad esempio se vado in falesia o a fare una via, quanto tempo intendo scalare o in quanto tempo calcolo di salire una via, quali sono le condizioni meteo previste e in quale stagione mi trovo.

Facciamo un esempio.
Voglio andare in falesia:
– è estate,
– il meteo prevede sole e temperature che salgono anche a 30°C tra le 13 e le 16,
– ho la giornata libera e posso scegliere di scalare quando voglio.
Che faccio?
Innanzitutto scelgo una falesia estiva, il che significa all’ombra degli alberi o esposta a nord.
Non mi va di fare un viaggio in auto che duri troppo tempo e l’unica falesia estiva è almeno a due ore di strada da casa mia? Scelgo una falesia esposta a est o ovest e mi adatto agli orari. Il che significa che
– se scelgo una falesia con pareti esposte a est, mi conviene andare a scalare nel pomeriggio,
– se opto per una falesia esposta a ovest, vado la mattina,
– se la falesia è esposta su tre punti cardinali est-sud-ovest, posso scegliere di farmi giornata e spostarmi tra i settori.

Pareti esposte a sud vale a dire sole a picco su testa, spalle e schiena, quindi alta percezione del calore e niente performance (oltre al rischio di colpi di sole).

In sintesi – falesia.

Sulla base delle previsioni meteo e della stagione, per scegliere una falesia devo considerare se questa è ombreggiata dalla vegetazione e soprattutto l’esposizione delle pareti:
– a sud il sole c’è da mattina a pomeriggio/sera,
– a nord è sempre o per gran parte della giornata in ombra,
– a est il sole arriva la mattina,
– a ovest verso il pomeriggio.

In sintesi – via a più tiri.

Qui la situazione è più complicata, perché dobbiamo considerare più fattori rispetto alla falesia, in quanto le previsioni meteo possono cambiare durante la giornata, i tempi di salita possono variare per diversi motivi oggettivi e soggettivi, e non è come in falesia che in qualsiasi momento posso caricarmi lo zaino in spalla: scegliere di rientrare quando si è magari al terzo tiro di una via non è così semplice.
Il che ci porta ad analizzare più accuratamente il nostro viaggio verso la cima e in base alla quota, alle temperature e condizioni meteo previste e alla durata della salita (oltre a molti altri aspetti), scegliere la migliore esposizione.

Se ad esempio dovessi farmi ispirare da un meraviglioso e caldo giorno d’estate per una via a quota medio-bassa con sviluppo di 350 metri, tempo medio di percorrenza 4 ore ed esposizione a ovest, meglio partire presto la mattina. Se fosse inverno, sceglierei una via esposta a sud.

Tra gli innumerevoli, un pregio/difetto della montagna è la sua imprevedibilità: puoi porle tante domande, ma non avrai risposta se non la sai ascoltare. E comunque riuscirà sempre a stupirti.

Hai qualche chiarimento o correzione da aggiungere? Scrivimi nei commenti: il tuo aiuto è prezioso!

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