Sei in provincia di Vicenza.
Parcheggi l’auto in una curva.
Ti addentri nel bosco lungo uno stretto sentiero, che in salita e in discesa ti porta a un primo settore.
È un luogo scoperto anni fa e poi abbandonato: le piante hanno ripreso il sopravvento, ma non troppo. Hanno lasciato quello spazio che serve a chiodare e richiodare, sistemare e scovare.
Ti guardi attorno e ti chiedi “che ci faccio qui?”. Poi tocchi la roccia, la osservi bene e ti lasci sorprendere senza poter obiettare: è incredibilmente compatta, presenta buchi, fessure e prese che sembra siano state progettate da una natura che sa arrampicare.
È un luogo che solo avanzando riesci a comprendere, eppure sembra non finire: pareva solo bosco, ma le pareti compaiono come immaginarie in un film di fantascienza.
Tratti vergini mostrano linee intuitive e sono pronti per essere chiodati.
Quando ti incammini per tornare, puoi osservare da lontano i profili delle montagne, che disegnano sul cielo quel panorama che ti ha ossessionato tutta la vita o negli ultimi anni, come se ti volesse dire “hei, non te lo dimenticare”.
Questa falesia si sta evolvendo: non è finita, e forse mai lo sarà, ma i tiri si stanno moltiplicando.
Ritornerò con altri dettagli.
Ma dove si trova questo posto ? C’è scritto solo Falesia a sorpresa??????
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Prometto che a breve scriverò l’articolo. Al momento è ancora work in progress
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