In estate è troppo caldo per arrampicare in zona? E chi l’ha detto?
Di falesie ce ne sono davvero tantissime, ma in questo articolo ne cito solo 10 della zona compresa tra Veneto e Trentino. 10 falesie in cui ho arrampicato e dove mi sono divertita. 10 palestre di roccia dove si parte dai gradi facili e si raggiungono anche gli ottavi gradi. Insomma, dove ce n’è per tutti.
Iniziamo con la falesia Pian del Levro, una vera e propria scoperta: una palestra di roccia in calcare nella zona di Trambileno, con 5 minuti di avvicinamento in salita e una trentina di tiri dal 3a al 7c, in prevalenza di placca.
Siamo a circa 700 metri di altezza e l’esposizione è sud-ovest.

Ci spostiamo di poco, a Rovereto, nella zona della Campana dei Caduti. Qui ci aspettano gradi dal 5a al 7b e possiamo scegliere tra placca verticale e appoggiata, e strapiombi. Il settore alto è accessibile anche per chi è alle prime armi, quello basso è per i pro. Qui si arrampica anche in inverno, ma la mattina il sole deve ancora sbucare dalle pareti. L’avvicinamento è di circa 15 minuti su piano.

Nell’area bassanese troviamo la grande Falesia di Valle Santa Felicita: un’area ricca di settori e tiri, ottima anche in inverno. Perché? Il motivo è che da una parte le pareti sono illuminate dal sole la mattina, dall’altra parte il pomeriggio. Quindi è possibile arrampicare anche tutto il giorno e i tiri variano dai più facili ai più duri, con molte vie storiche. L’avvicinamento è di circa 15/20 minuti fino ai primi settori, con l’aggiunta di minuti per raggiungere gli altri.

Saliamo al Passo Duran fino alla Falesia Caleda, una palestra di roccia dal panorama mozzafiato, all’ombra la mattina, ma fresca anche al sole grazie alla sua altezza: ben 1660 metri. I gradi partono dal 5a e salgono all’8a+ del settore Minorenni.
L’avvicinamento è di circa 20 minuti in salita, ma all’arrivo ci accoglie una fontanella di acqua potabile per ristorarci e partire alla grande. Le pareti sono caratterizzate da roccia calcare, molti buchi e bellissime placche.

Ci spostiamo sopra il Rifugio Campogrosso di Recoaro, nella storica Falesia della Sisilla: in piena estate si può tranquillamente scalare nel pomeriggio, quando il sole si nasconde dietro le pareti. I tiri sono lunghi e per nulla scontati: partono da un 5c duro e arrivano al settimo grado. Se si ha la fortuna di incontrare qualche local, o magari gli stessi chiodatori, le storie e gli aneddoti sono sempre interessanti da ascoltare. L’avvicinamento è meno di 10 minuti.

La Falesia Ai Falconi è nei pressi di Ceredo, zona Verona. Con un comodo sentiero si arriva alle pareti in 10 minuti. Il sole c’è alla mattina (l’esposizione è nord-est). Qui si scala tutto l’anno, i tiri sono lunghi dai 15 ai 25 metri e i gradi vanno dal 5c all’8c.

Quella delle Piccole Dolomiti è una falesia tranquilla in calcare che si trova al Monte Cornetto: l’avvicinamento è di circa 20-25 minuti in falso piano. Siamo a 1350 metri di altezza e i fitti alberi creano l’ombra perfetta per scalare anche in estate. I gradi vanno dal 4a al 7a. Da Malga Cornetto, dove si parcheggia l’auto, si può raggiungere un’altra bella falesia, più dura, a circa 20 minuti di avvicinamento in salita sopra la malga.

Scendiamo in Val d’Astico per entrare nella palestra di roccia Val Torra: un gioiello della valle con 45 tiri chiodati dai Quattro Gatti. La falesia conta tre settori con tiri che vanno dal 5b all’8b. L’esposizione a nord-ovest la rende praticabile anche in piena estate la mattina. L’avvicinamento è a circa 10 minuti dal parcheggio.

Nella Valle di Schievenin in provincia di Belluno la falesia sorge da un canyon nella zona più selvaggia del Massiccio del Grappa. La roccia è in prevalenza calcare grigio di tipo dolomitico, compatto. Le vie delle pareti più alte non superano i 30 metri. Qui in più di 50 settori troviamo oltre 500 tiri tra fessure e diedri, placche e strapiombi, dai gradi più facili a quelli più difficili. [Consiglio di acquistare la guida Arrampicare nella Valle di Schievenin].

Infine, ma non ultima, la palestra di roccia Quattro Gatti, dove si scala tutto l’anno e in estate soprattutto la mattina e la sera. Immersi nel bosco i settori contano decine e decine di vie, dai quarti agli ottavi. L’avvicinamento è di circa 10 minuti a piedi dal parcheggio al primo settore Zodiaco, il classico. È possibile incontrare nei paraggi un uomo alto, con gli occhiali e vestiti anni ’80: è Paolo Leonardi, che ha chiodato qui oltre 100 tiri e di aneddoti ne sa davvero molti, tutti da ascoltare e tramandare.

Ne aggiungo una: la falesia di Castelvecchio, sopra Valdagno. Già da lontano la si nota sotto la chiesa del paese: l’imponente parete che esce dalla vegetazione richiama subito l’attenzione. Oltre 50 tiri dal terzo all’ottavo grado lasciano spazio a un’arrampicata varia tra placca, leggero strapiombo e fessure. L’avvicinamento è di circa 5 minuti dal parcheggio e questa palestra di roccia è ideale in estate, ma anche in autunno e in primavera.

E tu hai altre falesie estive che vorresti aggiungere? Ti prego, fallo! Qui sotto…